Scoprite come il Game-Based Learning rende la formazione interculturale più efficace, coinvolgente e trasformativa, con esempi pratici ed esperienze reali.

La sfida dell’apprendimento interculturale reale

Nel nostro mondo interconnesso, la consapevolezza culturale non è più un “di più”. Che si tratti di lavorare con team globali, formare gruppi di lavoro eterogenei o progettare strategie inclusive, comprendere le sfumature culturali è fondamentale.

Tuttavia, la formazione interculturale tradizionale spesso rimane sulla superficie, fornendo conoscenze teoriche sulle culture senza creare reali cambiamenti comportamentali o di mentalità.

Dalla mia esperienza nell’analisi dei fabbisogni formativi prima di progettare workshop interculturali su misura per la clientela, ho riscontrato questo: i partecipanti vogliono un elenco di dos e don’ts, ovvero delle buone maniere e di ciò che a livello comportamentale devono assolutamente evitare. Vogliono certezze. Chiedono:
“Dimmi solo come devo comportarmi per evitare errori.”

Ma la verità è che non esistono regole universali che valgono sempre, anche all’interno della stessa cultura, che garantiscano la certezza negli incontri interculturali. Ciò di cui abbiamo realmente bisogno è la tolleranza all’ambiguità: la capacità di rimanere efficaci e aperti quando le situazioni non sono chiare o le aspettative sono contrastanti.

Ed è proprio qui che entra in gioco il Game-Based Learning.

Game-Based Learning – passare dalla teoria all’esperienza

La ricerca dimostra che la simulazione basata su Game-Based Learning offre questo potenziale trasformativo. Come spiega Madni (2012), combinare la teoria classica dei giochi, la teoria comportamentale dei giochi e le simulazioni multi-agente nella formazione sul processo decisionale interculturale rende l’apprendimento divertente, memorabile ed efficace.

Perché? Perché le persone imparano meglio facendo, soprattutto quando si tratta di competenze trasversali come la collaborazione interculturale, la negoziazione e il processo decisionale da prospettive diverse.

Dalla conoscenza alla consapevolezza profonda

Arnab et al. (2010) evidenziano quattro dimensioni di un Game-Based Learning efficace per la consapevolezza interculturale:

  1. Adattamento al contesto
    I learning games devono affrontare la comunicazione verbale e non verbale, le abitudini socio-comportamentali e i contesti culturali reali. Ad esempio, il progetto e-VITA ha utilizzato le storie di persone anziane per insegnare la comprensione culturale intergenerazionale in Europa.
  2. Progettazione incentrata sulla persona che apprende
    Percorsi di apprendimento personalizzati che si adattano al background culturale di ogni partecipante garantiscono rilevanza e coinvolgimento.
  3. Rappresentazione che contrasta gli stereotipi
    Il Game-Based Learning suscita emozioni, interesse e riflessione, favorendo empatia e rispetto per i valori propri e altrui.
  4. Approcci pedagogici diversificati
    La combinazione di immersione narrativa, apprendimento esperienziale e compiti esplorativi rende l’apprendimento interculturale dinamico e significativo.

Storie che restano impresse

Non dimenticherò mai una serata con un amico dell’Azerbaigian. Ridevamo dei gesti: come un semplice segno italiano per dire “Ho fame” o “Questo cibo è delizioso” potesse essere percepito come un insulto in Azerbaigian. Ci siamo divertiti molto a renderci conto di come lo stesso gesto possa comunicare affetto in una cultura e offesa in un’altra.

Oppure quella volta in cui ho parlato con un politico tedesco al Parlamento europeo. Stava ascoltando un collega italiano con le cuffie, in attesa della traduzione simultanea. Non sentiva nulla. Con aria perplessa, si è rivolto al suo vicino e ha chiesto:

Cosa sta succedendo? Perché non sento la traduzione?”

Il suo vicino, che parlava italiano, ha sorriso e ha risposto:

Non si preoccupi, non ha ancora detto nulla di importante. Sta solo facendo un po’ di chiacchiere introduttive.”

Mi ha fatto sorridere perché rifletteva chiaramente le differenze culturali nello stile comunicativo. Ciò che in una cultura può sembrare necessario per costruire un contesto o un rapporto, in un’altra può essere percepito come inutile o fuorviante chiacchiericcio.

Ovviamente, non vogliamo generalizzare. Non tutti gli oratori italiani iniziano con lunghe introduzioni, né tutti i tedeschi vanno dritti al punto. Ma questi momenti ci ricordano che non è solo ciò che viene detto, ma come viene percepito a determinare la nostra comprensione.

💡 Cosa rende diverso il Game-Based Learning nella formazione interculturale?

✔️ Ambiente sicuro – I partecipanti possono sperimentare approcci diversi e le relative reazioni senza rischi reali
Coinvolgimento emotivo – Le storie suscitano emozioni che facilitano l’apprendimento profondo e duraturo
Cambiamento comportamentale – Si va oltre la teoria per arrivare a competenze applicate e strategie flessibili
Apprendimento gioioso – Il divertimento e la sfida del gioco motivano un coinvolgimento più profondo

Il mio punto di vista da Creative Catalyst

Avendo facilitato corsi di formazione interculturale per decenni, ho visto come il Game-Based Learning e l’apprendimento esperienziale aprano prospettive che le lezioni frontali non riescono mai a raggiungere. Creano uno spazio giocoso ma potente dove la curiosità sostituisce il giudizio, e le persone si rendono conto di come il proprio bagaglio culturale influenzi decisioni e interazioni.

Nella mia esperienza, il Game-Based Learning è il modo più efficace per far sperimentare ai partecipanti in prima persona i propri modelli culturali. La sensibilizzazione culturale è sempre il primo passo per costruire una vera competenza interculturale.

Ad esempio, il Personal Inner Team (PIT) è un potente punto di partenza. Quando i partecipanti scoprono la diversità delle risorse e degli approcci dentro di sé, diventa più facile apprezzare e colmare le differenze con gli altri.

🚀 Il prossimo passo?

Il Game-Based Learning non è solo per le scuole o la formazione tecnica. È uno strumento potente per:

• 🌎 Sessioni di coaching interculturale
👥 Team building tra generazioni e culture
💡 Sviluppo della leadership che va oltre la comprensione cognitiva per arrivare a competenze reali

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Riferimenti

  • Madni, A.M. (2012). Game-Based Simulation for Cross-Cultural Decision Making Training. DOI: [link].
  • Arnab, S. et al. (2010). Promoting Cross-Cultural Awareness through Exposure in Game-based Learning. IEEE Learning Technology Newsletter, 12(1), 40-43.
15/07/2025News